Letteratura

Le cancellazioni di luoghi e avvenimenti per “corona virus”

Le chiusure dei luoghi di cultura a seguito del DCPM

Ormai tutto è chiuso: teatri e cinema, musei e biblioteche, sale e ritrovi, i luoghi della cultura sono diventati pericolosi perché proponendosi come luoghi di incontro possono essere punti di diffusione epidemica.

Dapprima è sembrato che fosse un’affezione che avesse colpito solo la Cine e nel mondo occidentale solo l’Italia, poi si è scoperto che gli altri non l’avevano detto. E pensavano di esserne esenti. In particolare la London Book Fair che ha annullato l’edizione 2020 solo dopo essere stata sommersa dalle rinunce degli editori di tutto il mondo. Ha rimandato al 2021, come, per tempo aveva fatto il Syndicat National de l’édition che organizza la fiera del libro di Parigi che aveva rinviato al 2021.
Firenze: Anche “Testo” la nuova fiera del libro di Firenze, che presenta una veste nuova rispetto agli altri festival (vedi  in questa rubrica) è stata rimandata all’11 giugno fino al 13.
Non è stato ancora disdetto il Salone del Libro e dell’editoria di Napoli previsto dal 2 al 5 aprile e rimane  ancora in piedi il Salon del Libro di Torino, previsto dal 14 al 18 maggio 2020, insieme a Marina di Libri che si svolgerà a Palermo (Orto Botanico) dal 4 al 7 giugno.
Roma: Libri Come, la manifestazione dedicata al libro e ai lettori prevista all’Auditorium di Roma dal 10 al 12 marzo è stata annullata, senza fornire una indicazione precisa per quando potrà essere realizzata (forse a ottobre 2020). Come si ricorderà la manifestazione dichiarava una doppia aspirazione: costituire un momento di festa e di incontro del pubblico dei lettori ma anche offrire uno spazio di osservazione critica e di riflessioni sui temi e i conflitti del nostro tempo

Firenze: Una nuova fiera “TESTO” alla Stazione Leopolda, organizzata da Palazzo Pitti è prevista dall’11 al 13 giugno.
Le comunicazioni che giungono dagli organizzatori di questa nuova fiera del libro che si svolgerà a Firenze a giugno richiama l’attenzione per le particolarità su cui è articolata:
Nelle due navate della Stazione Leopolda di Firenze si svilupperà – dicono gli organizzatori – un itinerario di viaggio che prevede tre tappe:
A. Le case editrici che avranno ognuna modo di presentare non più di 40 titoli operando una selezione tra i titoli in catalogo: in modo da orientare il lettore, fin dalla vista, che volesse comprare;
B.  nell’Arena centrale della Leopolda si troveranno sette stazioni dedicate ognuna a uno dei seguenti temi: il Manoscritto, il Risvolto, la Traduzione, il Segno, il Racconto, la Libreria, il Lettore; il programma di incontri sarà coordinata da un team di curatori di provenienza editoriale;
C. sarà organizzata una grande libreria dove ognuna delle case editrici potrà esporre sette libri, uno per ogni stazione della sezione precedente.

Le nuove idee messe in campo per la costruzione di una manifestazione dedicata alla filiera del libro sono messe alla prova in una città con un numero di abitanti che difficilmente riesce a sostenere l’impegno di un salone del libro. La sfida c’è e vedremo come si risolve, stante il coinvolgimento di Pitti Immagine e della Regione Toscana.

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